FAR WEST: COWBOY E PELLEROSSA - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: AI4USS528
Cappelli, stivali e pistole o piume, trucco e pugnali. Ci abbiamo giocato da piccoli, ci siamo travestiti per carnevale da grandi, hanno appassionato i nostri nonni davanti la tv: cowboy e indiani. La solita diatriba se stare dalla parte dei buoni o dei cattivi. Il Far West, il mondo fatto di terra, sole cocente, cactus, balle di fieno, cavalli, carovane e lazo. Siamo stati abituati alla tipica scena del pistolero a gambe aperte, pronto ad impugnare la sua pistola, facendola roteare. Come non menzionare il saloon, icona west, con la facciata di legno, con le classiche porte cigolanti che si aprono e chiudono al passaggio dei cowboy, che cercano un sollievo nel whisky per le loro gole riarse dal sole e dalla polvere. Mentre gli Indiani d’America, sono sempre apparsi come la tribù saggia, che prende le decisioni in cerchio davanti ad un fuoco, con i lunghi capelli raccolti in trecce ed il copricapo di piume che dava loro un’aria importante.
La storia del cowboy inizia con l’abbandono delle mandrie a causa della guerra civile americana, dove donne e bambini pascolavano confuse. Per riorganizzare le file delle mandrie, si pensò ad una nuova figura professionale, formata da giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni, valenti cavallerizzi chiamati cowboy. Il loro mestiere era monotono ma pericoloso e imponeva un rapporto di ubbidienza e di fiducia con il datore di lavoro. L'abbigliamento era pratico per le attività da svolgere e comodo anche per dormire. Era costituito da cappello a larghe falde utile per ripararsi dalla pioggia, camicia di lana, fazzoletto al collo per coprire la bocca dalla polvere, gilet con tasche, gambali di pelle per proteggere le gambe, guanti per evitare bruciature, stivali stretti, appuntiti, col tacco alto. Simbolo di vanto era la sella, che doveva essere più comoda possibile. Gli strumenti di lavoro erano la frusta di cuoio ed il lazo. Durante le marce, per tranquillizzare le bestie, i cowboy intonavano qualche canto, che avrebbe gettato le basi della futura musica country. Col passare del tempo, tra che agli allevatori iniziarono a mancare le terre per il pascolo, tra che furono abolite le marce per motivi sanitari e la pratica dell'allevamento venne sostituita dal più ranch, la figura professionale del cowboy tramontò, continuando a vivere nella storia letteraria, artistica e nei rodei.